OPERE



 SECOLI E MILLENNI

2014

I disegni sono nati in seguito a una profonda riflessione e ad un’approfondita discussione sulla città di Bolzano, luogo di nascita di Gianni Pettena, con Pierre Bal-Blanc, curatore della mostra Soleil Politique al Museion, in quella stessa città.  Sono così riemersi i ricordi e le sensazioni che negli anni dell’infanzia e della prima giovinezza l’ambiente urbano gli procurava perché gli appariva vagamente metafisico, almeno in quella parte piacentiniana e celebrativa voluta dal regime fascista.

In quei ricordi la città è comunque sempre una quinta posta davanti alle montagne, un contesto a lui familiare di cui fin d’allora subiva il fascino, un fascino che rimarrà in lui prevalente anche quando, negli anni, comprenderà meglio il significato di un ambiente urbano.

E per quanto con il tempo abbia capito che la città interpreta anche la storia, e che alla sua architettura vengono delegati messaggi e ideologie, questo lo ha solo rafforzato nella sua convinzione che la presenza e la potenza della natura sono sempre vincenti in questo confronto.

Nei millenni potrà tutto scomparire, potranno rimanere tracce, sovrapposizioni di queste, dei tessuti di precedenti culture, ma alla fine la natura rilegge, rioccupa il suo  ruolo, prevale alla fine sulle piccole litigiosità dei secoli: la natura racconta i millenni, le migliaia, i milioni di anni.