OPERE



 LA MIA SCUOLA D'ARCHITETTURA

2011

 

Ciò che nei primi anni '70 veniva definita da Pettena 'architettura inconscia' ragionando e percorrendo le montagne o i deserti del west nordamericano (About non-conscious architecture, 1972), viene ora riconosciuto e accettato come insegnamento e impronta originaria ri-guardando le catene dolomitiche, luogo della sua infanzia. I paesaggi 'ricordati a memoria' in precedenza, fissati in un materiale artificiale e raccolti in una valigia (Paesaggi della memoria,1987), vengono qui semplicemente fotografati e catalogati, riconoscendo così al tempo stesso l'inevitabile supremazia della natura 'generatrice' dell'architettura e l'accettazione di questo insegnamento sia concettualmente che nelle sue infinite potenzialità spaziali e linguistiche.