ARCHITECTURE ONDOYANTE
I Edizione, Frac Lorraine, Metz, 2014
II Edizione, mostra Gianni Pettena. About non conscious architecture,
Galleria Giovanni Bonelli, Milano, 2017
L’installazione fu scelta dal Frac Lorraine per celebrare i dieci anni di attività di un luogo da loro stessi già definito ‘indisciplinato’, dove lo scopo è cioè sempre quello di ‘sovvertire e mescolare i saperi’, e dunque sperimentare. La scelta di un ‘anarchitetto’ era apparsa la più adatta a questo scopo perché la sua proposta di confondere lo spazio ben definito e un po’ austero dell’edificio che ospita il Frac avvolgendolo di luce e movimento avrebbe sconvolto i canoni di un’architettura statica, vecchia di secoli.
L’operazione qui compiuta si spinge infatti ben oltre la sfida alla staticità dell’architettura attraverso l’inevitabile movimento delle strisce che ricoprono un edificio già compiuta alla Biennale di Atene nel 2009.
Lì infatti si trattava di una anonima e periferica costruzione contemporanea in cui la sfida era rivolta quasi più alla banalità che alla staticità, senza alcun coinvolgimento della storia che nell’installazione di Metz è invece protagonista.
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ITALIA