BRANO DI CITTA

Galleria Enrico Fornello, Prato, 2009 

Se concettualmente può riferirsi a lavori degli anni Settanta come Tumbleweeds Catcher o Clay House, questo lavoro, una grande installazione nell'intero spazio della galleria, si colloca in un ambito di maggiore completezza usando materiali naturali (rami e foglie secche) per ricoprire e al tempo stesso dar forma a una struttura che potrebbe essere un brano di città quanto una foresta. La materia è qui prevalente, e "diventa" architettura. E' un brano di città, o un fantasma di questa, ove la natura diventa architettura, o un'architettura si struttura, si racconta per materiali naturali. Oppure è la natura che "recupera" sul manufatto una qualità di espressione e comunicazione ormai perduta.