Mostra personale
GIANNI PETTENA
“Forgiven by Nature”
Fondation Hermès
La Verrière/ISELP, Bruxelles
15 Gennaio – 13 Marzo, 2021
Su invito del ciclo “Matters of Concern/Matières à penser”, e per la sua prima mostra in Belgio, Gianni Pettena propone un progetto in due parti. A La Verrière, una selezione di oggetti, plastici, fotografie, disegni, documenti, filmati, istallazioni, mostra in tutta la sua evidenza l’operatività generosa e ibrida dell'artista che permette di cogliere il respiro di uno spirito, insieme ribelle, idealista e giocoso, aperto anche a un tono umoristico e sovversivo, oltre a un rigoroso pensiero analitico.
Solo a qualche metro da La Verrière, una grande istallazione si colloca nello spazio dell'ISELP (Institut Supérieur pour l'Étude du Langage Plastique). Quest'opera, Paper/Midwestern Ocean, riempie lo spazio espositivo di strisce di carta bianca che devono essere ritagliate con le forbici per farsi posto e creare percorsi. Concepita come sperimentazione collettiva in occasione di una conferenza in un'università americana nel 1971, questa installazione ‘penetrabile’ propone un rovesciamento dell'esperienza architettonica perché rende invisibile l'interno dell'edificio prima di riappropriarsene attraverso maniere d’uso anonime, indipendenti da un pensiero altrui. (Guillame Désanges)
Mostra collettiva
“L’usage des richesses”
Galerie ‘salle principale’, Paris
24 Gennaio – 20 Marzo 2021
Il titolo della mostra "L’usage des richesses" (L’uso della ricchezza) è tratto da George Bataille, le cui idee sull’argomento sono illustrate da Dominique Mathieu nel saggio di presentazione.
Se non si può negare “il fatto che il valore commerciale di un’opera d’arte resta, secondo la logica del capitalismo, maggiore del suo valore d’uso”, Bataille dice che “il sole dà senza mai ricevere” e che l’arte è “Il Dono”.
Dunque, quando le fondamentali necessità della sopravvivenza e della produzione sono state soddisfatte, questo ci autorizza a prendere e a usare l’energia in surplus “senza alcuna ragione”.
Tutte le opere in mostra dimostrano come si debba “pagare un tributo alla spesa improduttiva dell’arte e al piacere di produrre in perdita” che l’accompagna.
Per l’arte si può allora dire che è “la folle energia che a volte ci fa sperimentare cose inutili”, che può essere “un tentativo di rendere omaggio all’onnipotenza della Natura, a cui la nostra civiltà ha il desiderio quasi strutturale di opporsi”, che è “la chiave che apre le porte agli eccessi, introducendo prospettive nuove che non hanno fini di produzione ma sono aperte ad ogni possibile risultato.
Artisti in mostra: Béatrice Balcou, Patrick Bouchain, Ícaro Lira, Dominique Mathieu, Marianne Mispelaëre, Gianni Pettena, The Play, Matthieu Saladin, Endre Tót, les gens d’Uterpan, Lois Weinberger, Zapatistes.
Nuova monografia uscita nel settembre 2020.
Pubblicato da Gianni Pettena su Lunedì 21 settembre 2020
Nuova monografia uscita nel settembre 2020.
Pubblicato da Gianni Pettena su Lunedì 21 settembre 2020
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