Mostra "La fine del Mondo". Prato, Centro Pecci. 16.10.2016-19.03.2017

LA FINE DEL MONDO

Centro Pecci per l’Arte Contemporanea, Prato

16 ottobre 2016—19 marzo 2017

a cura di Fabio Cavallucci

 www.centropecci.it

 

La grande mostra allestita in occasione della tanto attesa riapertura del Centro Pecci dopo il completamento della nuova struttura progettata da Maurice Nio e la riqualificazione dell’edificio originario di Italo Gamberini, è intesa dal curatore - il direttore del Centro Fabio Cavallucci, affiancato da numerosi advisors internazionali - come “una specie di esercizio della distanza, che spinge a vedere il nostro presente da lontano”.  Attraverso le opere di 50 artisti internazionali, presentate su una superficie espositiva di oltre 3000 mq, il pubblico sperimenta la sensazione “di vedersi proiettato a qualche migliaio di anni luce di distanza per rivedere il mondo di oggi come se fosse un reperto fossile [……] con la sensazione di essere sospesi in un limbo tra un passato ormai lontanissimo e un futuro ancora distante”.

 

In questo limbo, in un percorso espositivo in cui tutte le espressioni e i linguaggi artistici (musica, architettura, teatro, danza) saranno interconnessi, tra spazi e suoni che si succedono, in un movimento che inevitabilmente ci allontana e riavvicina al presente attraverso le chiavi di lettura delle opere esposte, si colloca anche il lavoro di Gianni Pettena “Complementi di storia dell’architettura” in cui l’elemento di sguardo sul ‘passato’ sta soltanto nella data della sua prima realizzazione (1978, Biennale di Venezia) mentre la sua sostanza significante si trova e si troverà in ogni tempo.  Il percorso compiuto dalla pietra spezzata così come si può trovare in natura, che si struttura poi in un muro in cui la pietra lentamente subisce una lavorazione, in tutte le fasi intermedie, fino a diventare una superficie tirata a specchio, è infatti una simbolica storia dell’architettura.


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